tonight I finished my 20th year book. I do not win anything except a car handshake and all my respect.
With what I've concluded this roaring years of reading? With my friend
Bukowski, ending " Love is a Dog from Hell " book I had bought more than a year ago but I always left it there, partly because it is not a novel, but a collection of poems, which mica lose the thread if you read one today and another in four months.
So last night, hit a thousand of lives and adrenaline in knowing that my goal was achieved. And happiness happy di essere incappata in chicche come questa:
"C'è al mondo una così grande solitudine
che la puoi vedere negli scatti lenti delle lancette
di una sveglia"
Forse è per questo che adesso stan tornando di moda quelli orologioni digitali, come dei Casio del giorno d'oggi.
Colpevolmente - attenzione lettore debole di cuore, qui si sta cambiando repentinamente argomento, non voglio morti sulla coscienza-, non vi ho parlato della mia prima "litigata" al supermercato.
E' risaputo che sono una persona buonissima (tanto chi ha fault with this statement does not read the blog, and if the law certainly does not bother to expose himself with a comment), but Saturday morning will be there I saw more.
I was with my mother and brother at the cash register inside a shopping mall. While my mother and my brother guarded the truck waiting for our turn to pay, I turn and see a box of tea bags wooden door (the box, not the tea). And I think "Wow! A Box brings tea bags!" when I hear my mother saying "You can be in a row and look at the same time." O_O "Yeah sure", not understanding why he is saying such a thing.
As I turned to gaze at this useful scatola porta bustine di tè, non mi ero accorta dell'arrivo di una tizia che col suo carrello si era affiancata al nostro. Ora, molte persone non hanno chiaro il concetto di fila e pensando che "fare la fila alla cassa" voglia dire "mettersi a fianco ad un'altra persona". Oppure, come in un rinomato duomo del vicentino che solevo frequentare qualche tempo fa, "fare la fila per ricevere l'eucarestia" veniva dall'assemblea interpretato con "ammassarsi alla cacchio per raggiungere il prete, chè l'ultimo che arriva paga pegno". Vi starete chiedendo cosa abbia scatenato la mia ira. Presto detto, che mi sta venendo un calo dell'attenzione e sento che potrei perdere il filo da un momento all'altro: la megera prende il suo carrello e se ne va verso la cassa successiva dicendo rivolta sdegnosamente a mia madre "Che educasion!"
Eh? Ce l'hai con me? Hai detto a me?
Pensando che volesse passare ma noi le fossimo d'intralcio le dico:"Guardi che basta chiedere."
E lei:"Appunto! O si fa la fila o sennò si lascia il posto!" e si allontana verso la cassa affianco.
Io:"Ma se siamo qua da 10 minuti?"
E questa continua col "maleducati" e con "vabbè che è Natale, ma qua...", al che, alzando la voce dico"Beh, calma eh! Che ci sarannò 20 casse, non capisco perchè deve scassare le scatole proprio a noi!".
Probabilmente questa tizia pensava che noi stessimo guardando quella cavolo di scatola porta bustine occupando lo spazio per guadagnare la cassa.
Peccato che non fosse così, e che fossimo in fila già da un bel po' (non da 10 minuti come ho detto io, ma era per rendere l'idea alla tipa).
Per quello mia madre se n'era uscita con quella frase dello "stare alla cassa e anche guardare", perchè l'arpia aveva iniziato a borbottarci contro.
Che dire? I centri commerciali sono il male, ci vado solo quando devo comprare qualcosa, sennò meglio starsene in una cava di ghiaia a fare l'inventario dei sassi.
E gli Arcade Fire mi danno ragione.
0 comments:
Post a Comment